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Premio “Feltre & Lavoro”

2019
a Mictu S.r.l.


Mictu è stata costituita nel 1986 nella forma di società in nome collettivo dal Sig. Antonello Collavo, il quale ne è stato il fondatore e tutt’ora ne è il socio di maggioranza, l’amministratore unico, l’anima e l’ispiratore principale nonostante nel tempo si sia attorniato di validissimi collaboratori tra i quali anche il figlio Andrea.
Collavo nasce nel 1963, si diploma a Feltre presso l’Istituto Carlo Rizzarda quale congegnatore meccanico e si impiega quale dipendente. Ben presto si specializza nel settore degli utensili di precisione, fondando appunto Mictu a 23 anni e avendo come soci i figli dell’allora suo datore di lavoro. La società inizia a produrre di fatto in una stanza situata a Quero per poi ingrandirsi in un capannone di 200 mq a Fener. Nel corso del 1991 liquida i suoi soci e, dopo aver proseguito per 7 anni da solo, nel 1998 cede per la prima volta alcune quote sociali a un collaboratore meritevole, ancora attualmente socio. Lo sviluppo prosegue e la società ritorna a Quero questa volta in uno spazio più ampio, un capannone di circa 500 mq. Dal primo gennaio 2003 avviene la trasformazione nell’attuale veste giuridica di società a responsabilità limitata. L’ultimo spostamento, di importanza cruciale, risale a due anni fa con l’acquisto di un immobile nella zona industriale di Vas, in un moderno capannone di 1.600 mq. Scelta cruciale in quanto, oltre al triplicarsi della superficie a disposizione e all’acquisto del bene di proprietà, ha visto Mictu effettuare anche uno sforzo nell’investire ulteriormente in macchinari ad alta tecnologia. Il volume d’affari nel tempo è aumentato progressivamente fino a sfiorare attualmente i 4 milioni di euro. Anche i dipendenti sono via via aumentati fino a raggiungere l’attuale livello di 15.
La società opera nel settore degli utensili e micro utensili ad alta precisione nell’ambito soprattutto dell’industria dell’occhiale. Mictu acquista la materia prima che consiste in metallo duro (particelle di carburo di tungsteno fuse e compresse) incidendola fino a formare gli utensili richiesti dalla clientela, la quale consiste in quasi tutte le note e grandi aziende del settore, quali Luxottica, Safilo, Marcolin, De Rigo, eccetera. I clienti che, comunque, non sono solo le grandi società citate, ma ad oggi assommano a circa un centinaio in Italia e all’estero, inseriscono gli utensili preparati da Mictu nei loro macchinari per poter lavorare nel modo desiderato l’occhiale. Quando viene progettato un nuovo tipo di occhiale che poi verrà prodotto, con le sue particolarità e i disegni sempre nuovi, in Mictu giunge un disegno di massima su come i vari clienti descrivono il nuovo occhiale: è compito di Mictu realizzare il tutto, partendo dalle bozze del cliente, quindi risolvere il problema tecnico, anche con incisioni sull’utensile dell’ordine di micron e far sì che venga prodotto il modello di occhiale desiderato. Lo sforzo e il valore aggiunto è rappresentato, quindi, dalla trasformazione del cilindro di metallo duro in una fresa incisa nel modo corretto, “vedendo” in anteprima come si andrà a sagomare l’occhiale con particolari di design anche molto sofisticati. L’attività principale consiste nel produrre questi utensili, cui si affiancano, però, altre attività quali personalizzazioni su attrezzature, fornitura ricambi, consulenza e supporto su problematiche tecniche su macchinari dei clienti, produzione di cacciaviti. Il settore dell’occhiale occupa attualmente il 95% delle lavorazioni ma nel breve termine vi potrebbero essere importanti sviluppi produttivi anche in altri settori, quale ad esempio il settore degli utensili per dentisti. Dicevamo in precedenza come in occasione dell’ultimo trasferimento della sede operativa del 2017, la maggior estensione del capannone abbia consentito anche un ulteriore sforzo di investimenti in macchinari ad alta precisione. Attualmente Mictu è dotata di una quindicina di macchinari ad alta tecnologia, alcuni anche di ultimissima generazione, quali macchine a controllo numerico che affilano, rettificano il metallo. I collegati video terminali simulano il tutto in tre dimensioni. Vi sono poi macchine per misurare il risultato ottenuto e vi è l’ultimo investimento che è consistito in una macchina dotata di laser per poter incidere anche gli utensili in diamante. È anche stato sostituito tutto l’impianto dell’olio di raffreddamento dei macchinari con un prodotto sintetico in modo da aumentare la qualità della lavorazione e soprattutto la qualità dell’ambiente di lavoro e il livello di salute degli operatori.
Confindustria Veneta negli ultimi due anni è andata ad analizzare insieme alla Camera di Commercio i dati di bilancio delle aziende, istituendo anche vari premi, denominati “Industria Felix”, a favore di aziende che si sono distinte per i risultati di bilancio. Mictu in entrambe le occasioni è stata premiata: accanto ai noti e grossi gruppi aziendali, premiati per i loro valori assoluti di bilancio, sono state premiate anche alcune piccole aziende verificando quali fossero quelle che facessero rendere maggiormente il capitale investito, rapportando quindi fatturato agli utili e al capitale investito, misurando la profittabilità degli investimenti societari. Sulla base di questi indici di bilancio, Mictu è risultata la prima della provincia di Belluno in entrambi gli anni.
L’azienda, insomma, è cresciuta e bene nel corso del tempo: ad oggi, secondo i dati disponibili, è tra le prime al mondo nello specifico settore della produzione di utensili e lo si deve sì a tutti i vari collaboratori, ma soprattutto lo si deve all’ingegno e all’opera del suo fondatore, Antonello Collavo. Si potrebbe dire che l’azienda stessa riflette il carattere del fondatore: per avere successo nell’attività svolta sono necessarie doti che sono patrimonio dello stesso Collavo: precisione, programmazione, rigore, impegno giornaliero costante, onestà, intuizione e capacità nel risolvere giornalmente problemi sempre nuovi e complessi.
Se venissero resi noti certi dati quali i redditi dichiarati, come avviene in alcuni paesi, Collavo verrebbe additato come un benefattore: contribuisce da anni in maniera più che rilevante alla cosa pubblica con i versamenti nelle casse dell’Erario, della Regione e del Comune di residenza. Mai voler approfittare della normativa vigente per eludere il fisco e versare meno imposte. Nonostante l’impegno lavorativo, Collavo ha sempre trovato spazio per i suoi interessi quali soprattutto la pratica sportiva e i viaggi. Ha sempre contribuito nell’incentivare le realtà locali mediante generose sponsorizzazioni, impegnandosi personalmente nella politica locale. Ma forse l’aspetto che ritengo debba essere messo in maggior rilievo è dato dal fatto che Collavo ha scelto di coinvolgere via via nel tempo i dipendenti più meritevoli cedendo loro delle quote di partecipazione in modo da renderli soci di Mictu, premiandoli e nel contempo coinvolgendoli maggiormente nella gestione della società. Attualmente i soci sono 9 e, come dicevo, lo sono diventati via via negli anni secondo il loro merito e la loro dedizione all’azienda. Costoro percepiscono, ovviamente, lo stipendio, ma l’aver ceduto loro delle partecipazioni sociali ha consentito un maggior coinvolgimento istituendo al contempo un sistema premiale di condivisione annuale dell’eventuale utile di bilancio.